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一杯おっぱいボク元気な男 •••••• - Group:
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| Riporto un mio intervento da un'altra conversazione in Off Topic, su alcune curiosità che potrebbero interessare: CITAZIONE (Anizawa Meito @ 1/7/2016, 11:46) CITAZIONE (Super Elite! @ 1/7/2016, 10:25) Purtroppo sono tutti giochi di parole linguistici, che quando vengono trasposti in altre lingue, difficilmente rendono come in originale. Quando Re Kaioh si presenta a Goku grattandosi la schiena (scena non presente nei video che hai postato) in originale dice "Ka yo...Ka yoo...Kaa yoo", che grosso modo significa "Una zanzara...Una zanzaraa...Una zanzara ti ho detto!". Questo gioco di parole deriva dall'assonanza tra il nome della divinità (Kaioh in originale) con il carattere ka di zanzara e la particella enfatica yo. È un gioco di parole intraducibile nella nostra lingua, e Goku non è così arguto da coglierlo, per quello Re Kaioh si infastidisce. Nella battuta successiva Re Kaioh simula una telefonata e dice: "Eh? Nessuno risponde al telefono!" (in originale "Daremo denwa ni...denwa!"). Il gioco di parole si basa tra l'omofonia di denwa (il telefono) e denwa, una forma contratta di denaiwa tipica del linguaggio degli anziani, che in questo caso significa "non risponde". I giochi di parole di Goku invece si basano tutti sull'assonanza dei due termini. La prima battuta di Goku dice:"Futon ga futtonda" ("Il futon è volato via! "). La seconda:"Neko ga nekoronda!"("Il gatto si è sdraiato!"). La terza invece:"Enpitsu ga mienpitsu" ("la matita è cieca!"). E aggiungo, su richiesta di Dan: Video Questa battuta è presente anche nel manga originale, ma non nella serie animata. Viene detta da Yamcha per attirare l'attenzione quando viene rinchiuso in prigione insieme a Goku, Bulma e Oolong. Letteralmente sarebbe: "Dimmi sottovoce il segreto delle caccole" ("Hanakuso no himitsu o sotto hanakusou"). Il gioco di parole sta nell'assonanza tra la prima (hanakuso, caccole) e la seconda parte (hanakusou, simile a hanasou, volitivo di dire/parlare) della frase. Nella Evergreen Edition hanno trasposto meglio la battuta adattandola con:"Basta chiacchiere. È ora di pensare alle caccole.".
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