[Futuro. Universo 7. Terra]
Kaiohshin, Trunks e Mai sono al capezzale di Gowasu. Gli occhi della divinità sono vitrei, incoscienti. Dal tetto dell'edificio su cui è avvenuto l'omicidio, Black osserva la scena. Un ghigno vittorioso si apre sul suo volto. Alzando lo sguardo verso il carnefice, Kaiohshin non può più trattenersi e reprimere ulteriormente la rabbia che lo opprime: "Le divinità sono nate per guidare gli Universi affinché vivano in pace... e tu hai osato compiere un tale scempio! Te la farò pagare...!". Con uno scatto, il Dio si lancia verso il nemico, pronto ad affrontarlo. Intuendo le sue intenzioni, Zamasu irrompe, colpendolo alle spalle con un potente calcio che lo scaraventa al suolo: "Parole forti, per un Dio troppo debole per governare gli Universi".
Nel frattempo, Trunks continua le manovre di primo soccorso, facendo pressione sulla profonda ferita di Gowasu e pregando disperatamente, chiedendo che non muoia. Miracolosamente, come se avesse sentito il desiderio del ragazzo, Gowasu riprende coscienza, seppur tossendo sangue e patendo l'agonia del dolore. Sobbalzando dalla sorpresa, Mai si rivolge a Kaiohshin: "Il Sommo Gowasu è ancora vivo!".
Black si sporge leggermente dal tetto, incredulo di quell'inaspettato risvolto. "Che cosa? Ho mancato punti vitali...?" si chiede prima di scendere in strada e avvicinarsi al corpo agonizzante della divinità, così da porre rimedio al suo errore. "Se continuerò a lasciarvi in vita, non esiterete a teletrasportarvi da un'altra parte. A questo punto, è meglio uccidervi tutti... partendo dai Kaiohshin".
Trunks si alza di scatto, prendendo subito da parte Mai e passandole una Capsula Hoi Poi: "Prendi il Sommo Gowasu e usa questa moto per scappare il più lontano possibile". Senza farselo ripetere la ragazza prende la Capsula, ma prima di partire non può non esternare la sua preoccupazione per l'amico: che ne sarà di lui? "Terrò a bada Black finché Goku e mio padre non saranno qui". Una follia! Come può, da solo, affrontare un nemico del genere? L'urlo di Trunks, però, è potente ("VAI!!!") e convince Mai a concludere lì la discussione, aprire la Capsula e scappare via con Gowasu. Il Saiyan, dal canto suo, sfodera la spada ed evoca il Super Saiyan, lanciandosi contro Black.
Ad alcuni chilometri di distanza, all'esterno della Capsule Corporation - o meglio, davanti ciò che resta dell'edificio - Goku richiama la Macchina del Tempo nella Capsula Hoi Poi e la ripone nel suo dogi, concentrandosi sulle fonti di ki avvertite in quel momento: "Bene, Trunks e Mai sono ancora vivi". Purtroppo, c'è poco da esser felici. Il ragazzo non solo è molto distante dalla loro attuale posizione, ma la sua energia vitale si sta a poco a poco affievolendo: sta combattendo! Velocemente, Vegeta afferra il braccio di Goku, affinché possa teletrasportare entrambi sul campo di battaglia.
I due Saiyan arrivano giusto in tempo. Zamasu, armato della sua lama di ki, sembrava pronto a infierire su Kaiohshin. Black, in forma Super Saiyan Rosé, stava lentamente strozzando Trunks, tenendolo in aria con una ferrea morsa sulla gola. A voce strozzata, Trunks chiama con gioia suo padre. Black accoglie entrambi con un diretto "Già di ritorno?".
Vegeta prende subito le redini della situazione. "Mi occuperò io di lui", pianifica osservando Black. "Tu porta a quei due", riferendosi a Trunks e Kaiohshin "dei Senzu". Prima di avviarsi, Goku si accerta che Vegeta possa farcela ad affrontare da solo Black e Zamasu, insieme. "Certo che posso. E poi, tu non sei qui per sigillare lo Zamasu immortale?". Così decisi i ruoli, Vegeta lancia a Black un evidente segno con la testa, come a proporgli di spostarsi. Intuendo il gesto, la divinità segue l'avversario in una radura vicina.
Rimasto solo con i feriti, Goku non perde tempo e corre da Trunks per dargli un Senzu. Riconoscendo gli oggetti magici, Zamasu agisce: "Non ti permetterò di farlo!" e lancia un diretto colpo energetico. I riflessi di Goku sono ben più veloci dell'onda: con un primo teletrasporto porta lui e Trunks da Kaiohshin, e con un secondo scappa via con i due.
Per le strade della cittadina, Mai sta guidando alla massima velocità, Alle sue spalle, nel vano trainato dalla moto, Gowasu. La divinità è cosciente, ma ancora agonizzante e in condizioni critiche. Proprio in quel momento, Goku si teletrasporta davanti alla ragazza, frenando bruscamente la sua corsa. Superata la sorpresa iniziale del trovarsi l'uomo davanti, Mai lo avvisa di Gowasu:" Sei hai i Senzu, danne subito uno al Sommo Gowasu!". Ad esser sorpreso, a quel punto, è Goku, per la presenza di una persona in più rispetto ai piani e non riconoscendolo subito come il Kaiohshin del Decimo Universo. "Chi?".
Parallelamente, in una radura lontana, Black e Vegeta si stanno studiando l'un l'altro. "Non mi sembri diverso, Vegeta. Dimmi, cos'è cambiato in te?" sogghigna Black. La risposta del Saiyan è una diretta offesa: "Anche tu sei disgustoso come sempre". Anziché prendersela a male, Black accoglie tali parole con divertimento. Quanto siamo audaci! Dimmi, per caso nascondi qualche nuova trasformazione... o qualche nuova abilità?", qualche carta nascosta che lo rende così sicuro di sé? Vegeta sorride beffardo: "Secondo te?".
"Molto bene... allora procediamo". Black richiama l'energia del suo Super Saiyan Rosé: "Usa pure le trasformazioni che vuoi... Non mi sconfiggerai mai". La provocazione non ha effetto su Vegeta, che senza perdere il sorriso si concede qualche secondo d'effetto per osservare l'avversario. Poi un urlo e viene avvolto da un vortice d'aura che anticipa la metamorfosi del suo corpo. Tuttavia, invece di aumentare massa muscolare, sembra farsi più esile, mentre i capelli assumono una tonalità rossastra. Vegeta Super Saiyan God si erge davanti al nemico.
Black riconosce immediatamente la forma, non mascherando una certa confusione: "Capelli rossi...?! E'... un Super Saiyan God? Cosa pensi di ottenere con quello?". Questa volta a ghignare è Vegeta: "Mi sembra evidente. Ho bisogno di questa forma per sconfiggerti". Insensate parole che fanno scoppiare a ridere Black: "Hahaha... Vegeta, sei impazzito per la disperazione? Cosa pensi di poter fare con un Super Saiyan di livello inferiore?". Eppure, il ghigno di Vegeta non retrocede. Anzi, si fa ben più evidente.
"Non guardarmi in quel modo, Saiyan!".
Il primo raggio energetico viene lanciato da Black. Vegeta resta immobile sul posto pronto ad accogliere il colpo, spostandosi solo nell'esatto attimo in cui pareva colpirlo. L'onda raggiunge la città vicina, distruggendola in un'enorme esplosione. Sul volto di Vegeta il sorriso non si spegne; un cenno ben più provocatorio di mille parole. Black ne accusa i primi segni di nervosismo. "Pensavo di averti detto di toglierti dalla faccia QUEL SORRISO!!!". Anche il secondo colpo energetico viene evitato, questa volta con un balzo. Nel preciso istante in cui tocca terra, Vegeta si lancia contro l'avversario. L'attacco è così improvviso che Black non può far altro che pararlo. "Gh...!! Improvvisamente, sei diventato più veloce... Come hai fatto...?!".
L'ennesimo sorriso: "Permettimi di mostrartelo". La scarica di pugni che segue è potente e costringe Black a bloccarsi in una fissa posa di difesa, senza poter contrattaccare: "Com'è riuscito il tuo corpo a sviluppare così tanto potere...?!". L'ultimo pugno viene finalmente schivato, ma lasciando una guardia aperta che Vegeta sfrutta per assestare un diretto calcio. Black viene scaraventato a chilometri di distanza, finendo per scontrarsi con i palazzi in rovina.
Girando su se stessa, la divinità riesce a prendere il controllo del volo e fermarsi, seppur non riuscendo a evitare lo scontro con l'edificio di un ospedale. In piedi nella sala d'attesa della struttura, sfoga un nuovo moto di nervosismo in un'onda di ki, capace di far esplodere l'intero edificio. Un gesto che può comunque far poco verso il danno psicologico inferto. Facendosi lentamente strada tra le macerie fumanti, si avvicina a Vegeta - da poco sopraggiunto sul posto - tradendo un'evidente impazienza: "Smettila di giocare con me... non stai facendo altro che usare una qualche incomprensibile tecnica....". Dalla sua posizione di vantaggio, Vegeta cerca di ferire ulteriormente l'orgoglio nemico: "Oh, non ti piace perdere contro un semplice Super Saiyan God, Mr. Rosé?". "Perdere?" la voce di Black tentenna follia. "Questa si che è buona". Che allora la finiscano lì e dimostrino chi dei due è davvero il più forte.
Con il rumore dello scontro in lontananza e i lampi d'aura di Vegeta e Black a illuminare il cielo nuvoloso, Goku, al riparo, si sta accertando delle condizioni di Trunks e Gowasu. "Per fortuna sono arrivato giusto in tempo", si rincuora constatando l'immediato effetto dei Senzu sulle loro gravi ferite. Mentre Trunks gli rivolge parole di ringraziamento ("Ti dobbiamo un favore, Goku") e Gowasu si meraviglia della scoperta dei magici fagioli, Kaiohshin sente di dover porgere le sue scuse per aver preteso di usare uno dei loro preziosissimi Senzu. Alzandosi, Goku consola la divinità: "Non lo dica nemmeno. Avete salvato Trunks" ed il Sommo Gowasu ne aveva urgentemente bisogno, dopotutto. Anche se... ora non gli rimane che un solo Senzu.
Poco male: Vegeta si sta occupando di Black e lui ora sigillerà per sempre Zamasu. "Ciò significa che avete imparato la Mafuuba, Goku?" chiede Trunks, sorridendo speranzoso. Goku fa un cenno di assenso, prendendo due Capsule dal dogi. Una è la Macchina del Tempo, che consegna al ragazzo ("Puoi riaverla"), l'altra nasconde il contenitore che imprigionerà l'anima di Zamasu: "Lo sigillerò in questa giara". Mai osserva l'oggetto, notando curiosamente la scritta "Prugne?". Concedendosi una risata, Goku spiega che viene dalla dispensa del Maestro Muten.
Le risate vengono presto interrotte da un'esplosione vicina, segno che il combattimento si sta facendo sempre più acceso. Black viene scaraventato con violenza fuori dalla nube di fumo ancora compatta; il suo sguardo preoccupato svela un'evidente posizione di difficoltà. Vegeta lo segue, facendosi strada tra la polvere con rapidi gesti delle braccia. Vedendolo e scoprendo solo ora il suo cambiamento, Trunks ha un sussulto: "In cosa è trasformato mio padre?". Goku pone le prime spiegazioni: "E' il Super Saiyan God, la forma che precede il Super Saiyan Blu". La confusione del ragazzo è visibile: che precede? Se il Super Saiyan God viene prima del Super Saiyan Blu, com'è possibile che Black sia in difficoltà? "Vedi, il Super Saiyan Blu è incredibilmente potente, ma non può essere mantenuto a lungo. Il Super Saiyan God è più bilanciato sotto questo aspetto e consuma meno energie.".
Per quanto logico, il quadro è però ancora incompleto. Il God consuma meno energie e il Blu è più potente, ma allora perché non preferire comunque il Blu? Goku porta l'attenzione di Trunks su Vegeta. "Non sta combattendo solo col God. Guarda attentamente... Proprio nell'istante in cui attacca, Vegeta diventa Super Saiyan Blu". Il suo piano è semplice, anche se geniale: sfruttando la forma bilanciata e meno spossante del Super Saiyan God, può combattere senza affaticare il corpo. Al contempo, nel momento in cui attacca richiama la forza del Super Saiyan Blu e sferra così affondi eccezionalmente potenti. Un trucco che gli permette di sfoderare tutta la sua forza senza gravare eccessivamente sul corpo. Trunks ascolta la spiegazione senza parole e con ammirazione: "Può farlo davvero? E'... è incredibile...".
Kaiohshin riconosce la strategia come la stessa usata da Goku contro Hit al Torneo tra il Sesto e il Settimo Universo. Goku conferma quel dubbio, ma ha un appunto: "E' vero, è lo stesso concetto, ma allora io potevo usare il potere del Blu solo una volta, prima di indebolirmi. Vegeta, invece, continua ad evocarlo in continuazione e il suo potere non diminuisce! Deve essersi allenato davvero moltissimo per perfezionare questa tecnica".
Purtroppo, provandola in prima persona sulla sua pelle, anche Black ha scoperto il segreto dietro la strategia di Vegeta. "Oh, l'hai notato, alla fine!", sogghigna il Saiyan, "Però saperlo non ti aiuterà a vincere". Esserne a conoscenza, magari, no, ma un alleato potrebbe permettergli di ribaltare le sorti dello scontro. Come evocato da quel pensiero, Zamasu entra in scena, colpendo Vegeta di sorpresa: "Occupiamoci di lui insieme", afferma rivolgendosi a Black. "In due, potremo sicuramente metterlo alle strette".
Ritrovando finalmente Zamasu, dalle retrovie Goku si prepara per la sua mossa. Prendendo la giara sotto braccio, si rivolge a Trunks e al gruppo: "Voi rimanete nascosti qui. Io vado a sigillarlo!" e con uno scatto vola verso le due divinità.
"Ehi, Zamasu! Sei pur sempre un Kaiohshin, no? Un guerriero orgoglioso dovrebbe combattere uno contro uno. Affronta me e non intrometterti nelle sfide altrui!". La provocazione di Goku coglie nel segno. Le due fazioni si dividono: Black e Vegeta da una parte, Goku e Zamasu dall'altra. Guardando il compagno allontanarsi, Black non può fare a meno di notare la giara in mano a Goku. Prima che possa indagare ulteriormente, però, Vegeta richiama la sua attenzione con una serie di piccoli colpi energetici: "Dovresti rimanere concentrato sul nostro combattimento".
Mentre Black e Vegeta riprendono quota per affrontarsi in aria, Zamasu canzona il suo, di avversario: "Ancora non ti è chiaro, eh? Io sono immortale. Non posso perdere". Parole al vento. Trasformandosi in Super Saiyan Blu, Goku mostra una cieca fiducia in sé: "Sarai anche immortale, Zamasu, ma non potrai sfuggire a questa tecnica...". Senza perder tempo in inutili spiegazioni, il corpo assume una posa studiata, le braccia vengono alzate e le mani aperte in direzione di Zamasu. "Prendi questo! MAFUBA!!!!!".
L'onda di contenimento colpisce in pieno. Seguendo il senso di movimento delle braccia di Goku, il vortice verde imprigiona la divinità, che impossibilitata ad ogni movimento non può far altro che urlare mentre viene lentamente trascinata verso la giara: "C-che cosa succede?". Un ultimo scatto delle braccia e l'onda viene lanciata con successo dentro il contenitore, portando con sé il corpo di Zamasu. Dal loro riparo, Trunks e Kaiohshin festeggiano con urli di vittoria: la Mafuba è riuscita!
Correndo a sigillare la giara, Goku chiede a Trunks di raggiungerlo per dargli una mano a stringere il laccio che blocca il coperchio. Dopo alcuni tentativi e strette, questo viene adeguatamente chiuso, pronto a ospitare il sigillo che imprigionerà per sempre Zamasu. Velocemente, Goku appone il foglio di carta e osserva il lavoro svolto... scoprendo però il più impensabile e terribile dei risvolti: quello che ha usato non è sigillo, ma il buono sconto per lo spogliarello di Muten. Hanno involontariamente scambiato i due oggetti prima della partenza!
Con un lampo di luce, Zamasu si libera dalla giara. La divinità, visibilmente scossa e affannata, torna ad assumere la sua originale forma corporea. "Questo... questo potrebbe essere un problema, ora..." balbetta Goku. Dal cielo, Vegeta sfoga il suo disappunto: lo sapeva che quello era un piano destinato a fallire!
Placando i tremori, Zamasu si rialza. Le sue parole trasudano sete di vendetta: "Vi affronterò... finché non sarete tutti morti!!!". Ammettendo che la Mafuba non era proprio la tecnica ideale per un tipo come lui, Goku si prepara allo scontro corpo a corpo, anche se preferendo optare per il semplice Super Saiyan God. A quanto pare, lanciare la Mafuba gli ha richiesto un enorme uso di energia, quindi non è abbastanza in forze per poter gestire il Super Saiyan Blu a lungo. Tanto vale cercare di dare il meglio direttamente con il God. "Dopotutto, dovrebbe essere abbastanza per affrontarti" conclude osservando l'avversario.
Il primo attacco è di Zamasu. Posizionando le mani verso Goku, la divinità cerca di lanciare un attacco paralizzante [lo stesso del capitolo 19, ndt], ma la velocità del God è superiore e in un attimo è alle sue spalle: "Ormai mi guardo bene dalla tua paralisi!". Un potente calcio nella schiena scaraventa Zamasu a terra, facendolo strisciare sul terreno smosso per alcuni metri. L'immortalità entra subito in gioco, rimarginando in pochi secondi i numerosi graffi e tagli al volto. Di nuovo in piedi, si volta verso Goku per una provocazione: "Sei sordo o cosa? Ti ho già detto che non posso essere ferito". Ancor prima che possa completare la frase, Goku è già all'attacco con un violento colpo allo stomaco, anticipo di una velocissima scarica di pugni che Zamasu è costretto ad accusare in pieno. Tossendo e ansimando, la divinità retrocede, concedendosi il tempo di rimarginarsi. "Quante altre volte devo dirtelo?" afferma con voce ancora affaticata, "Non ha effetto su di me!". Goku ne è perfettamente cosciente, ma non ha altra scelta. Non importa se abbia effetto o meno: in quel momento, con quei rischi in gioco, non può far altro che combattere finché il nemico non si arrenderà.
Nel frattempo, Vegeta prosegue la sua impari lotta. La strategia di cambio tra il God e il Blu sembra aver messo davvero alle strette Black, che ormai non può più mascherare la rabbia e il nervosismo, specialmente per le continue parole di accuse di Vegeta: "Hai rubato il corpo sbagliato! E' il momento di farla finita". Black, infatti, sembra essere davvero ormai prossimo alla sconfitta; esito che a sua volta Goku fa notare a Zamasu: "Dimmi, continuerai col tuo piano anche da solo? Sai che non potrai farcela, dovresti saperlo meglio di tutti noi... Sei costretto ad essere comandato a bacchetta dall'altro te...". Le parole attaccano profondamente la divinità: "Taci! Fa silenzio, mortale!". Conscio di ferire il suo orgoglio, Goku continua: "Diciamocelo francamente... da solo sei anche più debole di Trunks. L'essere immortale non ti assicura la forza necessaria per uccidere tutti i tuoi nemici".
"Il nostro piano è perfetto... Non lascerò che fallisca...". La sicurezza delle parole di Zamasu viene tradita da un forte tremore e una tonalità di voce senza controllo. Goku magari non potrà distruggerlo fisicamente, ma i colpi psicologici che sta infierendo sono abbastanza.
Agitando il braccio, Zamasu provoca un'esplosione sotto i piedi di Goku; tentativo d'attacco nuovamente fallito. Sposatosi alle sue spalle, il Saiyan dà il colpo di grazia verbale: "Arrenditi e torna nel tuo Universo". L'onda, questa volta, è di Goku e scaraventa Zamasu fino ai piedi di Black. "Dannazione... non può andare a finire così... Maledizione...".
Le lamentele della divinità sono la goccia che fa traboccare il vaso. La rabbia di Black si scatena. "E allora per cosa sei diventato immortale?!" sbotta a voce alta, sfogando la frustrazione trattenuta finora. La reazione di Zamasu è immediata. Scattando in piedi, afferra il compagno per il colletto: "Non avevi mai detto che le cose sarebbero potute andare in questo modo! Avevi detto che, combattendo insieme, gli Universi si sarebbero inginocchiati ai nostri piedi! Tu non dovevi essere il più forte di tutti?".
Goku e Vegeta osservano la scena, certi ormai della loro vittoria. Se Zamasu e Black si separeranno, non avranno più ostacoli davanti a loro. Quel litigio è la loro vittoria: "E' finita".
Prendendo l'attenzione dei nemici, Vegeta concede l'ultima proposta: "Volete che vi uccida io o preferite farvi fuori a vicenda? Scegliete!". Alcuni secondi di silenzio, poi Black prende il polso di Zamasu, lasciando che liberi la presa dalla sua maglia. "Calmati, fratello... Abbiamo ancora un'ultima carta, ricordi?". Ascoltando le parole e la calma di Black, Zamasu si riprende a sua volta. "G-giusto...".
Non avendo ancora ricevuto risposta, Vegeta si fa avanti: "Se non volete scegliere, allora non mi lasciate altra scelta che uccidervi entrambi io stesso". Goku, però, ha un campanello d'allarme sulle loro parole: "...Ultima carta?". In un veloce gesto Black sposta il suo orecchino, trasferendolo dall'orecchio sinistro a quello destro. Un folle ghigno torna ad aprirsi sul suo volto. Goku sussulta, riconoscendo quell'azione. "PRESTO, VEGETA, ATTACCALI!!!" urla disperatamente, prima di lanciare da sé un colpo energetico.
L'onda arriva a destinazione, ma senza colpire i due nemici. Un altissimo muro di fumo si alza sul campo di battaglia, oscurando la visuale generale. Preso di sorpresa dai fatti, Vegeta sbotta rabbioso a Goku, chiedendogli cosa gli sia saltato in mente. L'unico ad aver compreso davvero la situazione è Kaiohshin, che osserva la nube con occhi sgranati e terrorizzati.
Una figura scura ve ne esce poco dopo, ergendosi dinanzi ai presenti. Dalle fattezze unite di Black e Zamasu, con i Potara ad entrambe le orecchie, la divina Fusione apre le braccia in un cordiale saluto: "Gioite, mortali, per esser testimoni di questa forma... della nascita dell'unico, vero Dio di tutti gli Universi: Zamasu".
La vittoria non è giunta e all'orizzonte si erge il pericolo più grave di tutti.
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