DB Super: Capitolo #21 [discussione]

[Presente. Universo 7. Terra]
Dalla partenza di Goku e Vegeta, la giornata alla Capsule Corporation scorre tranquilla. Per ingannare il tempo e i pensieri, il piccolo Trunks si allena con l'aiuto dei decisamente contrariati e in difficoltà Pilaf e Shu, che a stento riescono a gestire gli scudi di gomma che il "signorino" sta colpendo. Lì vicino, Mai è nel pieno dei suoi sogni a occhi aperti; sogni destinati ad essere interrotti. Con una leggera distorsione dello spazio circostante, la Macchina del Tempo fa la sua comparsa, scatenando un allarme generale. Bulma, Beerus, Whis e Kaiohshin accorrono nel giardino in trepidante attesa di vedere la cupola aprirsi, senza immaginare la terribile scoperta che li attende.

Lentamente e con difficoltà per le ferite riportate da entrambi, Goku porta fuori dal velivolo il corpo esanime di Vegeta, adagiandolo con delicatezza al suolo. Trunks, evidentemente spaventato, corre verso il padre per accertarsi delle sue condizioni. Bulma, invece, rivolge la sua attenzione alla Macchina del Tempo, sperando che vi sia nascosto il Trunks del Futuro: sano o ferito che sia. Tuttavia, l'unico superstite a comparire è un gatto nero, intrufolatosi di nascosto prima della partenza.

Fortunatamente, i Senzu rimasti nel Presente sono abbastanza per permettere ai due Saiyan di riprendersi in pochi secondi, seppur ora non ne siano rimasti che quattro a loro disposizione. Sentendo i primi benefici del fagiolo magico, Goku non perde tempo e si scusa per essersene andato senza portare con sé anche Trunks. "Non avevamo altra scelta" e prosegue spiegandole il suo piano: "Andrò da Muten per imparare la Mafuba*¹, poi tornerò subito nel futuro".
Per quanto grata della volontà di salvare Trunks, Bulma deve frenare la fretta dell'amico, ricordandogli che le servirà comunque un giorno per riempire il serbatoio della Macchina del Tempo. Ascoltando le parole della moglie, Vegeta non può far a meno di lanciare accuse: "Lo sapevi e hai deciso lo stesso di lasciare lì Trunks?". A capo piegato, Goku continua a chiedere sinceramente scusa, mortificato, ma Bulma cerca di difenderlo, comprendendo come quella di scappare sia stata davvero l'unica scelta in quel momento così disperato.

Cercando una soluzione, Goku analizza le parole di Bulma: è vero che il serbatoio richiede un giorno per esser riempito, ma la Macchina del Tempo è stata costruita per viaggiare nel tempo, no? Basterà tornare all'esatto momento in cui sono partiti per salvare Trunks! Purtroppo, Bulma deve contraddirlo una seconda volta e con informazioni ben più terribili: "Nonostante sia una Macchina del Tempo non viaggia nel futuro, ma collega i Mondi Paralleli. Ora come ora possiamo viaggiare tra la nostra linea temporale e il Futuro di Trunks solo perché la Macchina è ancora impostata sulle coordinate originali inserite al suo primissimo viaggio.". Cambiando quelle coordinate anche di una virgola, rischierebbero di finire in un altro Mondo Parallelo, perdendo per sempre il Futuro di Trunks. "Per questo non possiamo cambiare la configurazione della Macchina. Se qui passerà un giorno, allora dovrà passare lo stesso tempo anche nel futuro". Come se non bastasse, la connessione che permette il viaggio tra i loro due Mondi, tra Presente e Futuro, si sta facendo sempre più flebile. Con quasi totale sicurezza, il loro prossimo viaggio di andata e ritorno sarà l'ultimo. "Non potremo tornare nel Mondo di Trunks. Mai più".

Lo shock generale è evidente. Perfino lo stesso Whis si ritrova a sussultare dalla sorpresa. Il più provato, però, è Kaiohshin, che sbattendo le mani sul tavolo si alza di scatto, rimuginando con aria scura sui suoi pensieri. Interrogato da Beerus, la divinità ritrova la sua solita espressione e spiega velocemente di essersi ricordato di una promessa fatta a Gowasu. "Per il momento mi avvierò verso il Decimo Universo, così lo aggiornerò sulla situazione..." e con ciò si dirige fuori l'edificio per teletrasportarsi via. Whis lo osserva allontanarsi, sicuro che stia nascondendo qualcosa di ben più serio.

Riportando la discussione alla "questione futuro", Beerus annuncia ai presenti che da lì in poi si tirerà fuori dalla vicenda: "Non posso andare nel futuro. Ho già fatto il mio dovere distruggendo lo Zamasu del presente. Voi potete occuparvi del resto". Da lì in poi, la sua unica preoccupazione sarà assaporare le prelibatezze culinarie della Terra; un'idea che rende Whis più che entusiasta.

Cercando supporto in altri lidi, Goku interroga i due Dei sulle divinità del Mondo di Trunks. Beerus è morto con Kaiohshin, e questo è ormai assodato, ma il Whis del futuro? "Se un Dio muore, l'Angelo che lo stava servendo scompare in attesa dell'istituzione di una nuova divinità che possa sostituire il predecessore deceduto". Le speranze si affievoliscono. Quindi, non gli rimane davvero nessun aiuto nel Futuro.

Pensando al presente, Bulma chiede qual è il loro piano attuale. Goku continua a considerare la Mafuba come l'unica chance, pertanto passerà tutto il giorno a sua disposizione alla Kame House, per imparare la tecnica dal vecchio Maestro Muten. Dal canto suo, Vegeta non accetta di doversi affidare ad una tecnica del genere. Con uno scatto, senza saluto alcuno, vola via dalla Capsule Corporation, dirigendosi al Palazzo di Dio certo delle sue intenzioni: allenarsi nella Stanza dello Spirito e del Tempo. Se dovrà sconfiggere Black, lo farà con le sue sole forze!
Alla CC, Goku si concede un sorriso di comprensione e fiducia.

[Futuro. Universo 7. Terra]
Nel futuro, Black ha appena visto Goku e Vegeta scomparire davanti ai suoi occhi. Il sorriso vittorioso di Trunks, ancora bloccato dalla sua morsa, non fa che accentuare l'ira che gli scorre nelle vene. In un folle impeto, sfoga la rabbia sul ragazzo, scaraventandogli più e più volte la testa contro il suolo, inferendo un atroce dolore. "Non m'importa cosa state tramando. Tutti i vostri piani saranno futili contro di me! Io diventerò sempre, sempre più forte!".

Non riuscendo a sopportare l'orribile scena, Mai afferra la canna del fucile ormai scarico e comincia a picchiare Black con l'impugnatura. Seppur sferrati con forza, gli affondi non sono che un mero fastidio; un solo sguardo e la ragazza viene scaraventata via da un'invisibile onda di ki. Quella distrazione, però, è l'occasione che Trunks stava aspettando. Caricando un colpo d'aura e lanciandolo in pieno verso il volto di Black, riesce finalmente a liberarsi dalla morsa. Spingendosi a distanza di sicurezza, tenta di evocare un secondo Taiyoken*² col quale darsi alla fuga, ma la sua stessa spada, lanciata a incredibile velocità, gli sfila davanti, costringendolo a bloccarsi e retrocedere. E' stato Zamasu, di ritorno sul capo di battaglia dopo l'attacco a sorpresa in cui era stato tramortito [capitolo 20, ndt].


Con l'arma che sibila conficcandosi in una pila di macerie, il Dio mostra compiaciuto come la ferita provocata dalla spada si stia già rimarginando. Black ghigna: "Davvero ancora non siete riusciti a capire quand'è il momento di arrendersi? Non c'è proprio speranza per gente come voi". Trunks reagisce a parole, urlando che la speranza persiste e non morirà nemmeno se lui e Mai dovessero venir uccisi. Tuttavia, più che una dimostrazione di forza, per Black quella è un'ammissione, l'accettazione della morte che sta per infierir loro. "Se è questo che desideri... allora ti ucciderò". Usando lo stesso raggio d'energia con cui bloccò Vegeta nel precedente scontro [capitolo 20, ndt], immobilizza Trunks, rendendolo letteralmente il suo fantoccio. Usando la connessione creata, sbatte una prima volta il corpo del ragazzo a terra, poi lo scaraventa verso le macerie dei palazzi circostanti, divertendosi come fosse un gioco che precede l'omicidio. "Beh, Trunks... È giunta la tua ora".

Una palla di ki infuocato esce dalla mano destra di Black, pronta a colpire. Cercando un'ultima difesa, Mai libera la spada dalle macerie, ma prima che possa accorrere, Trunks la ferma, chiedendole disperatamente di scappare e mettersi in salvo. In un paradossale tentativo di consolazione, Black promette a Trunks che non avrà di che preoccuparsi, perché tra non molto distruggerà la Terra, eliminando anche Mai. Poi, con un'illuminazione, si corregge: "No... non la Terra... l'unica cosa che voglio distruggere sono i mortali". Alle sue spalle, Zamasu elogia la forza e la luce irradiata dall'alleato: "Meraviglioso".

Il braccio viene teso, pronto. "AFFRONTA IL TUO DESTINO, SAIYAN!".
Black si appresta a lanciare il suo ultimo attacco, ma basta un attimo perché la situazione si capovolga e la più inaspettata delle persone faccia la sua comparsa: Gowasu. Al suo fianco, il Kaiohshin del Settimo Universo. Il tutto avviene velocemente, nel giro di pochi secondi. Le due divinità si pongono a scudo di Trunks e Mai, chiedendo di non perdere tempo e dar loro la mano. Dall'alto Black sgrana gli occhi, tentennando quasi nel pronunciare il nome del suo maestro. Un battito di ciglia e i Kaiohshin scompaiono, portando con sé i due ragazzi.
Un avvenimento così improvviso e veloce che né Black né Zamasu riescono subito a comprendere. Le prime supposizioni sono di Zamasu, che si chiede come sia possibile che Gowasu e il Kaiohshin del Settimo Universo fossero lì e in vita. Black, riprendendo la calma e la consapevolezza della situazione, azzarda correttamente un'ipotesi, immaginando che i due vengano dal passato, proprio come Goku e Vegeta.

[Futuro. Regno dei Kaiohshin]
Trunks, Mai, Gowasu e Kaiohshin hanno raggiunto il Regno dei Kaiohshin. Le due divinità lasciano andare i ragazzi, riprendendo fiato e rasserenandosi per la riuscita del loro piano. Ad essere ancora visibilmente scosso, invece, è Trunks, incredulo di rivedere il Kaiohshin del Settimo Universo, vivo e vegeto. La divinità si concede un sincero sorriso: "Mi dispiace per non essere intervenuto prima. Stavo aspettando il momento giusto per potervi soccorrere" e gli mostra l'Anello Temporale, concludendo la spiegazione: "Noi Kaiohshin possiamo usare gli Anelli Temporali per viaggiare verso ogni Futuro che desideriamo".

Seppur le informazioni rivelate siano molte, l'attenzione di Trunks è per l'uso del "Noi?". Gowasu porge i suoi saluti, presentandosi ufficialmente come il Kaiohshin del Decimo Universo e inchinandosi per esprimere le sue scuse, chiedendo perdono per le terribili azioni di Zamasu, il suo allievo. Imbarazzato, Trunks prega Gowasu di rialzarsi e così il Kaiohshin del Settimo Universo, che tenta di espiare le colpe del collega. "Il pensiero di Zamasu era già distorto. Non è solamente colpa sua, Sommo Gowasu, lei non ha colpe per ciò che lui ha fatto!". Nonostante le belle parole, Gowasu si ostina a prendersi la sua parte di responsabilità, accusandosi di non aver visto e agito prima che fosse troppo tardi. "E' evidente quanto la responsabilità di tutto ciò cada sulle mie spalle".

Cercando di cambiare discorso, Mai chiede della loro attuale situazione: in che posto si trovano? E' il Kaiohshin dell'Universo 7, di nuovo, a prendere la parola, spiegando che quello è il Sacro Regno dei Kaiohshin... anche se in quel futuro è un Mondo attualmente disabitato. Non ci sono più Dei che possano viverci, dopotutto. "Ma oserei dire che siamo abbastanza lontani per non farci rintracciare da Black. Finché Goku e Vegeta non saranno di ritorno, rimarrete nascosti qui".


[Presente. Universo 7. Terra]
Alla Kame House, Goku è nel pieno dell'allenamento per apprendere la Mafuba. Osservando l'ex allievo, Muten prende coscienza della gravità della situazione: per aver deciso di utilizzare una tecnica del genere, dev'essere davvero con le spalle al muro...
Davanti l'ennesimo tentativo andato a vuoto, con il raggio che ha mancato l'urna di contenimento, il vecchio si alza per correggere gli errori di esecuzione e sfogare una seria ramanzina: "Ovvio che non ci riesci. Hai sempre usato tecniche rozze e imprecise, quindi non hai mai sviluppato la delicatezza necessaria per gestire attacchi così precisi". Sfogando la momentanea frustrazione per il fallimento, Goku propone al maestro di andare allora con lui nel futuro e di lanciare personalmente la Mafuba.

La reazione di Muten è stizzita. "Pazzo! Sigillare un mostro come quello richiederebbe un'enorme quantità di energia e resistenza per chi lancia la tecnica. Se ci provassi, morirei ancor prima di riuscire a sigillarlo!". Beh, fortunatamente hanno con sé i Senzu e il sigillo potrà sempre venir posto da qualcun'altro. A tal proposito Muten rientra in casa, ricordandosi di dover preparare il talismano che verrà posto come sigillo di Zamasu. In cambio di quella fatica, si fa promettere "solo" una serata in uno spogliarello.

[Futuro. Universo 7. Terra]
Allo chalet che fa da loro base, Black e Zamasu discutono degli ultimi avvenimenti. Ora che i Kaiohshin sono a conoscenza del Piano 0 Mortali, la segretezza è andata perduta e, come se non bastasse, su di loro pende una Spada di Damocle: lo Zen'oh. La cosa migliore che possano fare è abbandonare la Terra e avviarsi verso altri Pianeti, l'indomani mattina stessa. Prima di partire, però, sarà il caso di completare l'operato e sterminare i terrestri rimasti.


[Futuro. Regno dei Kaiohshin]
Trunks e Mai si sono addormentati, sfiniti dagli ultimi combattimenti affrontati. Il Kaiohshin del Settimo Universo li osserva con serenità, capendo che le erbe medicinali da lui preparate stanno già facendo effetto. D'altro canto, non riesce a mascherare una nota di dispiacere, perché se Kibith fosse stato lì con loro avrebbe potuto guarirli immediatamente usando i suoi poteri. Purtroppo, le abilità curative sono relegate ai soli assistenti dei Kaiohshin; un potere donato loro appositamente per supportare le divinità che servono. "E ora viene usato per scopi malvagi, da qualcuno che sta minacciando la distruzione degli Universi che avrebbe dovuto proteggere". Gowasu non può che concordare. "È davvero ironico come questa situazione possa mettere in discussione l'autorità e il nostro stesso ruolo di Kaiohshin...".

Proprio in quel momento, una terribile sensazione attanaglia le due divinità. "C... che cosa? Zamasu sta uccidendo tutti i terrestri sopravvissuti?". La fase finale del Piano 0 Mortali sulla Terra ha avuto inizio: sorvolando il cielo, Black e Zamasu stanno assassinando tutti i terrestri rimasti. Uno ad uno.
Tremando in un misto di emozioni, tra l'ira e il senso di colpa, Gowasu non riesce più a stare in disparte a guardare. Intuendo le intenzioni del collega, Kaiohshin cerca di farlo ragionare, chiedendogli di attendere almeno l'arrivo di Goku e Vegeta. Purtroppo, ogni tentativo è inutile. Con un sorriso, Gowasu si congeda ("Nonostante si sia corrotto fino a tal punto, io sono sempre il maestro di Zamasu. Dovrei ancora una certa forza di persuasione, su di lui") e si teletrasporta sulla Terra.

[Futuro. Universo 7. Terra]
Lasciando a Zamasu l'onore di uccidere l'ultimo gruppo di mortali rimasti, Black si ferma sul tetto di un edificio. Proprio in quel momento, Gowasu fa la sua comparsa, riconoscendo in Black lo Zamasu suo allievo nel passato: "Non mi sbagliavo. Tu sei davvero lo Zamasu che in passato era mio allievo". Assumendo il suo classico ghigno, Black fa le sue di considerazioni, constatando invece come Gowasu sia riuscito a cambiare la storia, non solo sopravvivendo al suo stesso omicidio, ma anche raggiungendo il futuro... e per cosa? "Voglio che fermi quest'insensata follia". Alle loro spalle, l'hangar in cui era entrato Zamasu esplode, scatenando in Black una risata: "Mi dispiace, ma ho appena estinto tutti i terrestri".

"Come hai potuto fare una cosa del genere?".
La risposta è secca: "Mi sembra ovvio. Per dar vita ad un Mondo di pace, i mortali non sono necessari. Non è forse questo ciò che mi hai insegnato?". Gowasu sussulta: "Non travisare le mie parole! Ti ho insegnato l'importanza di osservarli! Di comprenderli!". "In questo modo mi hai mostrato la verità. Come i mortali siano destinati a ricadere continuamente nei loro errori, senza mai imparare... per l'eternità".

Conscio di non poter far comprendere a Zamasu la sua visione, Gowasu cerca un confronto su un'altra via. "Attraverso i miei insegnamenti, non sono riuscito a guidarti nel tuo percorso per diventare un Dio giusto. Per questo prendo le mie responsabilità e ammetto le mie colpe. Però... perché attacchi anche le divinità?". Black è ancora una volta diretto e sincero: gli altri Dei non avrebbero mai compreso. Nessuno di loro avrebbe mai visto la verità e la giustizia nei suoi ideali. Avrebbero solo interferito, tentando di ostacolarlo.

"Certo che avrebbero reagito!". Il tono di Gowasu si alza leggermente, a dare enfasi alle sue parole: "I tuoi ideali si basano su una visione totalmente errata! Zamasu... vieni con me... ricominciamo da capo, insieme, e sistemiamo tutto".

Il silenzio di Black dura pochi secondi, come a voler ponderare la possibilità di seguire la strada di redenzione che gli viene proposta. Ma ormai è troppo tardi. Il Piano 0 Mortali ha avuto inizio: "Non posso più tornare indietro".
"Sbagli! Tutti possono correggere il loro cammino, se lo desiderano. Vieni, prendi atto dei tuoi errori e andiamo a porgere le nostre scuse al Sommo Zen'oh. Così potremo tornare nell'Universo 10. Insieme.".



Per strada, Zamasu esce dall'hangar in rovina. Il suo sguardo cade subito verso l'edificio su cui Black e Gowasu stanno parlando ma, prima che possa avvicinarsi, Trunks, Mai e Kaiohshin si teletrasportano davanti a lui. I tre sono decisi a supportare il piano di Gowasu e concedergli tutto il tempo necessario affinché la sua negoziazione abbia successo; anche se questo significa combattere contro un essere immortale. Trunks si fa avanti, ponendo una speranza di riuscita nell'affrontare un solo nemico. Zamasu sogghigna: "Credo che tu mi stia sottovalutando".

Sul tetto, Gowasu porge la sua mano. "Andiamo... Zamasu, ti prego, prendi la mia mano". Lentamente, Black alza la mano verso quella del maestro. Le dita quasi si sfiorano. Gowasu sorride, ritrovando con inaspettata speranza il suo allievo.
Quel gesto, però, ha uno scopo ben diverso. La stretta non avviene e la mano di Black supera quella di Gowasu. In un attimo, la lama di ki trapassa il corpo dell'anziano Kaiohshin. "E con questa, ti ho ucciso per ben TRE volte".

Il sorriso si tramuta in un ghigno di folle confessione. "La prima volta quando ho dato inizio al mio piano... uccisi il Gowasu che nella mia linea temporale era mio maestro. La seconda quando sono giunto in questo Mondo e ho ucciso il Gowasu maestro di quel Zamasu". La lama affonda un po' di più. "Ed ora, con te, sono al totale di tre. Credevi davvero che avrei esitato? Dopo tutto quello che ho fatto?". Con uno scatto, il ki viene richiamato, lasciando la vittima barcollare verso il bordo del tetto.

Dal sottosuolo sopraggiungono le urla disperate del Kaiohshin del Settimo Universo. Il corpo sanguinante e incosciente di Gowasu precipita.

[Presente. Universo 7. Terra]
La porta della Stanza dello Spirito e del Tempo si apre di scatto, strappata dai suoi stessi cardini da un calcio di Vegeta. Stremato e visibilmente ferito dall'allenamento, il Saiyan sorride. "Sto venendo a prenderti, dannato bastardo" e si precipita via dal Palazzo di Dio, per raggiungere la Macchina del Tempo.

Alla Kame House, Goku esegue con successo la Mafuba.

La Mafuba (魔封波 - Mafūba, lett. "Onda dell'Arginamento Demoniaco" o "Onda per il Sigillo Demoniaco", "Onda Sigillante" nell'anime edito Mediaset - Merak Film e "Onda sigillademoni" nel manga edito Star Comics) è una tecnica che permette di intrappolare l'anima e il corpo di un essere demoniaco all'interno di un contenitore, imprigionandolo così a vita. Chi la lancia deve riuscire a controllare un'Onda di Energia che intrappola il corpo della vittima e la trascina lentamente in un contenitore. Affinché la tecnica abbia effetto, il contenitore dovrà essere immediatamente chiuso e sigillato con uno specifico talismano, altrimenti l'essere ivi intrappolato potrà liberarsi. Se il sigillo è stato apportato con successo, sarà efficace finché non verrà rimosso dal contenitore. La Mafuba può essere eseguita con qualsiasi contenitore, a patto che questo possa essere chiuso. Più è piccolo il contenitore, però, più è difficile controllare la mira dell'Onda, aumentando il rischio di fallimento. Inoltre, per quanto potente, la tecnica richiede un enorme dispendio di energia e per tale motivo può portare alla morte di chi la utilizza.

La Mafuba è stata nominata e usata la prima volta durante l'Arco di Piccolo Daimaō della serie originale. Come racconta Goku in questo capitolo, la tecnica fu utilizzata da Mutaito, il maestro di Muten, anni e anni fa per imprigionare Piccolo. Il piano riuscì con successo e Piccolo venne sigillato, ma lo sforzo fu tale da portare Mutaito alla morte. Successivamente, col ritorno di Piccolo, la Mafuba è stata utilizzata prima dallo stesso Muten, poi da Tenshinhan. Purtroppo Muten fallì la mira dell'Onda e morì per lo sforzo, mentre Tenshinhan - nonostante fosse più resistente - fu costretto ad abbandonare l'idea della Mafuba poiché il suo contenitore era rotto (nell'anime il thermos venne distrutto dallo stesso Piccolo). Durante il 23° Tenkaichi è stata utilizzata un'ultima volta dal Dio della Terra per imprigionare il "Piccolo reincarnato", ma quest'ultimo, pronto ad una tale possibilità, riuscì a contrattaccare deviando l'Onda e facendo sì che fosse Dio ad essere intrappolato e sigillato.

Il Taiyo-Ken (新鶴仙流太陽拳 - Shintsurusenryu Taiyō-ken, lett. "Colpo del Sole della Divina Scuola della Gru" - "Colpo del Sole", o nelle varianti "Raggi Accecanti" e "Cannone Speciale" di tanto in tanto utilizzate nell'anime edito Mediaset - Merak Film) è una tecnica che acutizza l'intensità della luce del Ki e l'emana in una successione di lampi di luce in rapida sequenza per accecare temporaneamente l'avversario. In origine tecnica di Tenshinhan, usata per la prima volta durate il 22° Torneo Tenkaichi, il Taiyo-Ken è stato a poco a poco utilizzato anche dagli altri Guerrieri Z come principale mossa evasiva data la sua alta percentuale di successi. Difficilmente, infatti, gli avversari ne sono immuni o hanno a disposizione una copertura (es. occhiali) che possa schermare la luce. L'unico nemico risultato immune è stato Ii Shinron nella serie Dragon Ball GT.