Dal sito promozionale di "Dragon Ball Z: La Battaglia degli Dei" arriva una nuova intervista, questa volta dedicata ad Andrea Ward, voce italiana di Goku. Ward risponde a cinque quesiti sul suo personaggio e sul ritorno nel mondo di Dragon Ball, affermandosi entusiasta e fiducioso del lavoro svolto dal gruppo CDC-Sefit. Qui di seguito, vi riportiamo le parti più curiose:
- Andrea, com’è stato tornare a doppiare Goku dopo tanti anni?
Sicuramente una bella sorpresa. Inaspettata. Ho dato la voce a Goku negli OAV a cavallo tra anni Ottanta e Novanta, quando ancora in Italia i manga erano poco conosciuti e un po’ sottovalutati. Ritrovarlo 30 anni dopo, lavorando nuovamente con Fabrizio Mazzotta, è stato davvero un piacere: l’emozione poi di vederlo sul grande schermo non ha pari. Si tratta di una delle serie più viste al mondo, e avere la stima degli appassionati sarà un grande sfida e un onore. Goku poi in particolare è amatissimo.
- A tal proposito, è più difficile doppiare un attore in carne e ossa o un cartone?
Cambia molto. Quando doppi un film moduli la tua interpretazione sulla performance dell’attore, hai dei punti di riferimento. Nei cartoni è diverso, perché ti può capitare anche di lavorare su un filmato muto, e i tempi sono più stretti. Se ami i cartoni però è una sfida ancora più emozionante, perché puoi davvero contribuire al formarsi del personaggio, dandogli un’identità che rimarrà poi nel cuore degli appassionati. [...] Anche per Dragon Ball è andata così: con il director Fabrizio Mazzotta ci siamo impegnati a lungo per avvicinarsi il più possibile all’originale, cercando al tempo stesso dare a Goku la giusta mascolinità, soprattutto quando combatte. L'aspetto che mi piace di più di Goku è proprio questo: essere un “eroe simpatico”, scherzoso ma al contempo fortissimo in battaglia. Due lati che ho cercato di evidenziare.
- Il tuo lavoro è senza dubbio affascinante; ma è faticoso doppiare?
Direi proprio di sì! Ogni giorno stiamo 9 ore al leggìo, e durante quelle ore dormiamo, mangiamo, litighiamo, combattiamo, ci emozioniamo con i nostri personaggi. Dobbiamo vivere col personaggio, respirare con lui: se fa una corsa, dobbiamo avere il fiatone; se combatte, dobbiamo metterci tutta la nostra energia. In sala di doppiaggio per La battaglia degli dei, per esempio mi sono immedesimato molto: pensa che quando mio figlio Alessio, anche lui doppiatore (ha esordito doppiando il bambino protagonista de Il sesto Senso, e non si è più fermato, ndr), è venuto a trovarmi, si è stupito di vedere una sessione così impegnata e appassionata. Le urla, in particolare, sono faticosissime; io poi non le interpreto in modo “tecnico”: urlo davvero, come se fossi nella scena!
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Vi ricordiamo che "La Battaglia degli Dei" è distribuito dalla Lucky Red ed è previsto in Italia solo due giorni: l'1 e il 2 Febbraio 2014. La direzione del doppiaggio è affidata a Fabrizio Mazzotta, affiancato da un ricco e importante cast romano dello studio CDC-Sefit. Come affermato Mazzotta stesso, l'adattamento sarà fedele all'originale sia nei nomi che nei dialoghi. Seguite il susseguirsi delle novità nel nostro tag dedito "Battle of Gods in Italia" o nel sito e nella pagina Facebook promozionale.
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