Analisi del personaggio di Goku al di fuori del combattimento

All'inizio Goku era davvero allo stato brado. C'erano molte gag legate proprio alla sua quasi assoluta ignoranza riguardo tutto ciò che andasse oltre la sua vita lassù sul cucuzzolo della montagna. Era divertente per certi versi vedere come si civilizzasse un minimo pur mantenendo quello spirito selvatico. Era una sorta di Tarzan. Persino quando arrivò all'età adolescenziale era del tutto ignaro anche del concetto di matrimonio e acconsente alle nozze con Chichi senza sapere cosa stia facendo. Divertente tra l'altro. Dubito avrebbe detto di sì se avesse immaginato in quale guaio si stesse mettendo. Con Chichi poi. Dopo il salto temporale di cinque anni è un po' migliorato. Almeno così appare. La convivenza con Chichi e il ruolo di padre allora sembravano averlo molto civilizzato.Da notare poi che in quei cinque anni aveva in parte abbandonato il ruolo di guerriero visto che non aveva subito evoluzioni come combattente. Una cosa che colpisce è di fatto che Goku sia divenuto sempre più ossessionato dalla voglia di combattere man mano che paradossalmente diveniva sempre più forte. Se paragoniamo il Goku della prima serie a quello della seconda appare evidente una differenza abissale nella sua identità di guerriero. Era un ragazzo che combatteva e si allenava perché non conosceva altro ma non era un'ossessione totalizzante. Tant'è che come detto nei cinque anni tra la sconfitta di Piccolo e l'arrivo di Radish pur mantenendo la vecchia forza non fece passi in avanti. Segno evidente che aveva preferito in quel periodo una vita più tranquilla. è nella serie Z che la sua voglia di diventare più forte e cimentarsi con avversari più potenti sconfina quasi nel fanatismo e nell'ossessione. Arrivando a prevaricare sul suo ruolo di marito e genitore. Una scena chiave è quando si sacrifica durante la faccenda di Cell. Chiede a Gohan di chiedere scusa a Chichi per il suo egoismo e per averla fatta soffrire. è una scena molto bella in quanto è l'unica occasione in cui capiamo che è perfettamente conscio di come il suo stile di vita sia comunque un problema per la sua famiglia. Altra scena chiave poco dopo quando dimostra anche di essere conscio di come sia in parte colpa sua dei guai recenti della Terra. Dice che se lui sarebbe rimasto nell'aldilà probabilmente sarebbe stato anche meglio per il pianeta. (Di fatto i sayan si erano interessati alla Terra per via di lui, Freezer era arrivato sulla Terra per vendicarsi di lui, Gelo aveva costruito i cyborg per uccidere lui, Cell era tanto forte anche grazie al suo DNA.) Dimostrava quindi di essere un individuo ormai maturo e intelligente. Altro momento simile è quando rinuncia sconfiggere il Bu grasso perché fa un giusto ragionamento: visto che lui andrà di nuovo via è più giusto che siano i vivi a rendersi in grado di salvare il pianeta dato che in futuro dato che lui per quanto ne sapesse allora non avrebbe potuto intervenire in futuro. A netto di tutto ciò vince l'idea del creatore della serie, Toriyama, secondo cui Goku non è un eroe per quanto venga celebrato come tale ma quasi l'opposto visto che in lui prevale la voglia di combattere su quella di pensare all'incolumità dei terrestri e degli amici e parenti.

Edited by mirckqo - 2/8/2016, 14:02

Grosso modo, in linea generale ho già espresso la mia opinione. Però se riesco a trovare tempo mi piacerebbe prendere caso per caso ed ampliare quella che è la mia idea su questo cambiamento.

E' difficile tracciare un profilo di Goku al di fuori del combattimento. Lui è un maniaco del combattimento, fonda la sua esistenza su questo e persino negli anni nell'aldilà non smette di allenarsi e combattere. Stiamo parlando di un saiyan, che seppur abbia sbattuto la testa in età infantile e dimenticato le sue origini, seppur si sia umanizzato e adattato alle esigenze terrestri, resta quello che è: un egoista cultore della lotta!
Dall'incontro con Bulma fino all'attuale saga di Super, non c'è stato un momento in cui Goku non si è voluto migliorare nel combattimento, ha lasciato moglie (ricordo pochi momenti intimi con Chichi e solo una volta si è veramente reso conto della sua egocentricità), figli (addirittura dice a Gohan dall'aldilà nel post-Cell Game che ormai non ha più nulla da insegnargli, caspita Gohan aveva 11 anni, mica era un adolescente formato), amici con cui spesso condivide momenti ma che a parte Crilin, soprattutto durante la prima serie e le prime due saghe di Z, non ha poi così tanta devozione.
Semplicemente Goku è questo; ha aspetti positivi come la lealtà e il coraggio su tutti, ma anche negativi...perchè come dicevate il Tory lo dipinge così grossomodo

@Bardack Personalmente non mi è mai dispiaciuto che nella seconda serie Goku arrivasse sempre per ultimo e fosse quindi assente la maggior parte del tempo. Ciò ha permesso la coralità della serie Z e quindi che personaggi come Crili, Gohan, Trunks, Vegeta e Piccolo divenissero a loro volta quei grandi personaggi che amiamo ancora oggi. Ci sono poi delle precise dinamiche della trama che richiedevano che Goku non ci fosse per la maggior parte del tempo. Inoltre visto il successo dello Z penso che tutto sia perfetto così e sinceramente ritengo anche che alla maggior parte della gente di Goku abbia finito per importare meno visto che la trama era in movimento quando erano gli altri personaggi a dominare scena. Se ci si pensa una delle differenze tra la prima serie di DB e la seconda è che viene rovesciato il punto di vista degli eventi. Nella prima serie si seguiva Goku mentre nella seconda si seguono gli altri personaggi mentre Goku è quasi un personaggio secondario. Pensiamoci. In DBZ noi vediamo più le cose dal punto di vista degli altri che di Goku. Di fatto se ci si pensa il motivo per cui il GT sollevò tanto la questione del Goku-centrismo come un problema è perché il DB più amato, quello della serie Z, era al contrario incentrato su tutti tranne che Goku.